L’innovazione porta apprendimento È l’ora delle learning organization

05/10/2023 | 239

grafica-quadrifor_l-innovazione-porta-apprendimento-e-l-ora-delle-learning-organization-03.jpg

L’innovazione porta apprendimento
È l’ora delle learning organization

di Ilaria Di Croce, Direttore di Quadrifor


In tempi di grandi cambiamenti, eccelle solo che si adatta. Si calcola che negli ultimi due anni le organizzazioni che innovano abbiano aumentato i propri ricavi cinque volte più velocemente rispetto alle più ritardatarie. Sono aziende flessibili e produttive, che incoraggiano l’evoluzione tecnologica e lo scambio di informazioni tra i dipendenti. Aziende in grado di creare non solo prodotti e servizi, ma anche apprendimento. 

È il concetto di ‘learning organization’, teorizzato già nel 1990 dal docente del MIT Peter Senge. Senge considerava tali le organizzazioni in cui “la gente è continuamente in grado di espandere la propria capacità di ottenere i risultati che realmente desidera, dove nuovi ed espansivi modelli di pensiero vengono nutriti, dove l’aspirazione collettiva viene mostrata liberamente e la gente impara continuamente ad avere una visione d’insieme”.

Le aziende oggi, per stare al passo con i cambiamenti in atto, dovrebbero mirare proprio a questo obiettivo: incoraggiare l’apprendimento per promuovere la crescita dell’organizzazione, sia in termini economici sia in termini di competenze. Le learning organization condividono al proprio interno una cultura dell’apprendimento collaborativo, in cui ogni persona gioca un ruolo determinante. Promuovono una mentalità di apprendimento continuo che aiuta i dipendenti a comprendere l’importanza di una crescita continuativa e a valorizzarla lungo l’intero percorso professionale. Incoraggiano le persone a sperimentare nuove teorie e approcci e a rendere la conoscenza acquisita patrimonio di tutto il gruppo di lavoro.

Oggi il desiderio di innovazione è infatti largamente condiviso soprattutto tra i middle manager. Alla ricerca di competenze adeguate ai mutati scenari, vogliono contribuire alla definizione e all’attuazione di nuovi modelli organizzativi, ma chiedono anche di esser preparati ad affrontare situazioni di incertezza e fornire risposte a collaboratori e clienti.

La tecnologia sta trasformando ogni settore e anche l’organizzazione del lavoro non fa eccezione. La rivoluzione digitale ha cambiato la domanda di competenze umane: secondo una ricerca LinkedIn, la metà di quelle più richieste oggi non era nemmeno presente nell’elenco appena tre anni fa. Di fronte a un’evoluzione così repentina, si privilegia la curiosità intellettuale e la capacità di apprendimento, il desiderio di crescere e la capacità di adattare rapidamente le proprie competenze per rimanere occupabili. 

Per guidare il cambiamento culturale, potrebbe essere il momento per le aziende di rivalutare il proprio ruolo nell’apprendimento e nello sviluppo delle persone. Un ruolo che non può più limitarsi a fornire periodicamente corsi e seminari, ma richiede un sostegno all’apprendimento attivo e indipendente in ogni momento.

Persone e organizzazioni guardano all’apprendimento continuo come alla modalità di formazione del futuro, flessibile e personalizzata, capace di adattarsi alle nuove circostanze e alle diverse domande provenienti dal mercato. C’è voglia di imparare e bisogno di apprendere: prenderne atto è il primo passo sulla strada per diventare learning organization.


 Leggi il Magazine