Apprendere ad apprendere. La formazione come via per l’innovazione

02/08/2023 | 549

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Apprendere ad apprendere
La formazione come via per l’innovazione

Di Giorgia Pacino
 

Ciò che si sa conta meno di ciò che si può imparare? Nella ricerca costante di nuovi talenti, le aziende più innovative oggi sono a caccia di persone che, oltre a possedere già le competenze necessarie, dimostrino la capacità di apprenderne rapidamente di nuove. Saper porre le domande giuste, insomma, conta forse più che conoscere tutte le risposte.

L’imperativo è ‘apprendere ad apprendere’: imparare continuamente dalle esperienze, dai nuovi contesti digitali, dagli stimoli esterni e dalle contaminazioni tra diversi ambienti è diventata la competenza più richiesta. Per allenarla, occorre anche muoversi in un contesto che stimoli le persone all’apprendimento e alla ricerca di nuova conoscenza: più un’azienda è disponibile a offrire occasioni di formazione, più le persone si dimostrano curiose e inclini a imparare e più si crea terreno fertile per l’innovazione.

Eppure, la cultura dell’apprendimento è ancora un’eccezione. Creare una comunità di persone che condividono un mindset di crescita - che non solo vogliono imparare e applicare ciò che hanno imparato per aiutare la loro organizzazione, ma si sentono anche obbligate a condividere le loro conoscenze con gli altri – non è così scontato. 

Creare una cultura dell’apprendimento

Secondo una ricerca recente, solo il 10% delle organizzazioni è riuscito a creare un ambiente che supporta la conoscenza e l’apprendimento condiviso e solo il 20% dei dipendenti dimostra comportamenti di apprendimento efficaci sul lavoro. Le aziende che alimentano il desiderio di apprendimento delle loro persone hanno almeno il 30% di probabilità in più di essere leader di mercato nei loro settori per un lungo periodo di tempo. Perché allora non sfruttare la formazione come via per l’innovazione?

Per sviluppare una cultura dell’apprendimento, è necessario innanzitutto iniziare a riconoscere i principali limiti che impediscono alle persone di raggiungere il loro pieno potenziale di apprendimento, superando la paura del fallimento e la resistenza a confrontarsi con nuove sfide. Ma anche rimuovendo gli ostacoli materiali che rendono più difficile accostarsi alla formazione. 

I progressi tecnologici stanno giocando un ruolo decisivo nel plasmare il modo in cui le persone apprendono: se un tempo i professionisti dell’apprendimento avevano il monopolio della formazione dei dipendenti, oggi i lavoratori hanno molto più controllo sul proprio sviluppo. Anzi, vogliono decidere autonomamente come, quando e su cosa formarsi. Corsi online, webinar, podcast e pillole formative aiutano nel rivendicare questa autonomia: quando hanno la possibilità di scegliere, in genere le persone preferiscono imparare secondo i propri ritmi. 

Offrire un’ampia scelta formativa

Si calcola che un dipendente medio abbia a disposizione circa 24 minuti alla settimana per dedicarsi alla formazione prevista per legge. Creare momenti dedicati alla crescita professionali, più al recepimento di nozioni, significa invece creare un clima che favorisce il pensiero critico e che premia la curiosità di coloro che si sforzano di imparare, svilupparsi e produrre qualcosa di innovativo. Secondo la ricerca Global HR,  in Italia tre intervistati su quattro ammettono che i propri dipendenti lamentano di non avere a disposizione abbastanza percorsi di formazione e sviluppo interni all’azienda o di poterli seguire solo in modo saltuario.

Tra le stesse aziende intervistate, però, almeno la metà ritiene che la crescita professionale delle proprie persone passi proprio dallo sviluppo delle soft skill, accompagnate dalle competenze professionali. Le nuove generazioni oggi richiedono sempre più opportunità di apprendimento sul posto di lavoro: per soddisfare questo bisogno, le organizzazioni devono trasformare la formazione in una componente culturale interna, che stimoli l’apprendimento e la condivisione di conoscenze.

La cultura collaborativa si sviluppa, infatti, a partire da prospettive differenti, incoraggiando gli utenti a confrontarsi con le idee dei colleghi. Rafforzare i comportamenti positivi di apprendimento, fornire feedback costruttivi e critici per allineare gli sforzi dei dipendenti con i giusti obiettivi di apprendimento, mostrare curiosità e scegliere persone con un’elevata capacità di apprendimento sono tutti elementi in grado di creare una cultura dell’apprendimento più forte per stimolare la creatività e la propensione all’innovazione all’interno dell’azienda.


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